La Gazzetta Siracusana

“Truffa dello specchietto” arrestate due persone

 

 

SIRACUSA – Nella tarda mattina di ieri i Carabinieri della Stazione di Belvedere hanno tratto in arresto, in flagranza per il reato di tentata truffa, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali in concorso due soggetti entrambi residenti a Noto, Bono Giuseppe classe ‘85 e Bona Fortunata classe ’86 entrambi con precedenti di polizia a proprio carico. Gli stessi ieri parcheggiati lungo la Via Filisto di Siracusa stavano tentando di metter in atto la cosiddetta “truffa dello specchietto”. La tecnica utilizzata dai due conviventi è stata quella classica per trarre in inganno i malcapitati passanti. Una volta individuata la macchina con a bordo la loro vittima entrambi i soggetti hanno lanciato dal finestrino uno specchietto già rotto colpendo la fiancata destra della macchina che si trovava a transitare in quel momento. La signora a bordo dell’autovettura forse distratta o concentrata sulla propria guida non si è accorta di nulla, ma la scena non è sfuggita ai Carabinieri della Stazione di Belvedere che in quel momento stavano effettuando un giro di perlustrazione del territorio prima di fare rientro in Caserma. Nell’immediatezza uno dei due militari di pattuglia scendeva dalla macchina di servizio per tentare di aprire la portiera e identificare i due truffatori, ma questi appena vistisi scoperti dapprima tentavano accelerare nel tentativo di allontanarsi dal luogo, poi vedendo la caparbietà del militare intervenuto, la Bona Fortunata provava a colpire al volto il Carabiniere arrivando addirittura a mordergli la mano. A quel punto il Bono Giuseppe ha inserito la retromarcia nel tentativo di imboccare nuovamente Via Filisto contromano e allontanare definitivamente il Maresciallo dell’Arma che nonostante le lesioni subite non mollava la presa. Dopo una ventina di metri però la macchina con i due malfattori a bordo collideva contro un’altra autovettura che stava sopraggiungendo in quel momento arrestando così la propria fuga. Per i due soggetti bloccati e accompagnati in caserma sono scattate subito le manette e dopo le formalità di rito sono stati accompagnati rispettivamente presso le Case Circondariali di Cavadonna (SR) e Pizza Lanza (CT) a disposizione dell’AG competente in attesa di giudizio.

 

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